Dopo il tumore al seno quando sospendere il tamoxifene?
Il trattamento con Tamoxifene può amplificare il rischio di tumore all’utero, ictus o coaguli di sangue nei polmoni. La forma polimorfica del CYP2D6 può essere associata alla variabilità della risposta clinica al tamoxifene. Non sono stati ancora completamente chiariti gli effetti di tali osservazioni nel trattamento dei metabolizzatori lenti del CYP2D6 (vedere sezioni 4.4, 4.5 e 5.2). Nolvadex (tamoxifene) è un farmaco non steroideo, derivato del trifeniletilene, che mostra un complesso spettro di effetti farmacologici antiestrogenici e simil-estrogenici nei diversi tessuti.
- Non devono essere co-somministrati inibitori dell’aggregazione piastrinica, al fine di non aumentare il rischio emorragico durante la fase trombocitopenica.
- Gli effetti collaterali sono generalmente lievi e gestibili, e includono vampate di calore, nausea e alterazioni del ciclo mestruale.
- La dose è usualmente di una compressa al dì da 20 mg, da assumersi preferibilmente sempre alla stessa ora.
- Inoltre, è stato riportato che il tamoxifene induce il mantenimento della densità minerale ossea nelle donne in post-menopausa.
Foglio illustrativo: informazioni per il paziente
Il tamoxifene può essere utilizzato sia in fase precoce che avanzata del cancro al seno. Inoltre, può essere utilizzato come terapia adiuvante dopo la chirurgia per ridurre il rischio di recidiva del cancro. Il tamoxifene può anche essere utilizzato come terapia preventiva nelle donne ad alto rischio di sviluppare il cancro al seno. E’ consigliabile, quindi che le pazienti in corso di terapia vengano sottoposte ad adeguati controlli dell’apparato genitale, in particolare dell’endometrio. Inoltre le pazienti in trattamento con Tamoxifene o che abbiano assunto il farmaco precedentemente e che presentino sanguinamento vaginale anomalo devono essere sottoposte a controlli immediati.
Tumore al seno e terapia ormonale: quali effetti collaterali?
Se il paziente ha sviluppato una reazione grave come SJS o TEN con l’uso di Sertam il trattamento con Sertam in questo paziente non deve essere ripreso in nessun momento. Nella ricostruzione microchirurgica ritardata del seno può aumentare il rischio di complicanze della falda microvascolare. Durante il trattamento con tamoxifene è stata riportata un’aumentata incidenza di alterazioni dell’endometrio comprendenti iperplasia, polipi, carcinoma e sarcomi del corpo dell’utero (perlopiù tumori maligni mulleriani misti). TAMOXIFENE EG contiene il principio attivo tamoxifene, appartenente ad un gruppo di medicinali chiamati anti-estrogeni, ed è usato negli adulti per il trattamento del cancro alseno. Può anche venire dato alle donne ad alto rischio di cancro al seno per minimizzare la probabilità che si sviluppi un tumore.
La terapia ormonale è in genere ben tollerata e provoca effetti collaterali gravi solo in rari casi. Tuttavia, può comportare una serie di disturbi di entità variabile a seconda del tipo di composto. Gli ormoni sono molecole prodotte nell’organismo con diverse funzioni, tra cui la regolazione dell’attività di organi specifici che raggiungono attraverso il circolo sanguigno, anche in aree distanti da quella in cui sono stati sintetizzati e rilasciati. Alcuni tra gli ormoni più noti, come gli estrogeni e gli androgeni, sono prodotti primariamente da ghiandole appartenenti al sistema endocrino e possono stimolare la crescita di alcuni tumori, per esempio quelli del seno o della prostata. La terapia ormonale, chiamata anche ormonoterapia o terapia endocrina, può avere lo scopo di impedire la produzione di tali ormoni o di bloccarne l’azione di stimolo alla proliferazione diretta alle cellule sensibili, tra cui quelle cancerose. Nelle pazienti con carcinoma mammario, a livello del tumore, il tamoxifene agisce principalmente come un antiestrogeno, inibendo il legame dell’estrogeno al recettore estrogenico.
Tamoxifene e qualità di vita: come gestire gli effetti indesiderati?
È vero che alcune donne assumono tamoxifene fino a 10 anni, ma questa strategia è riservata a situazioni in cui il tumore presenta un rischio maggiore, ad esempio quando è di dimensioni più grandi o quando i linfonodi sono coinvolti dalla malattia. Dopo 5 anni di terapia con tamoxifene, il suo oncologo le ha giustamente suggerito di considerare completato il trattamento endocrino. Questa decisione è appropriata considerando la diagnosi iniziale, le caratteristiche del tumore Testosterone Enanthate 250 mg Elbrus Pharmaceuticals prezzo e il basso rischio biologico associato.
Nel corso di terapia con Nolvadex è stata segnalata leucopenia talvolta associata ad anemia e/o trombocitopenia. Le pazienti devono essere informate della necessità di evitare una gravidanza durante il trattamento con Nolvadex e, se sessualmente attive, devono usare contraccettivi di barriera o altri metodi contraccettivi non ormonali. L’uso di tamoxifene in associazione con un inibitore dell’aromatasi come terapia adiuvante non ha mostrato un’efficacia migliore rispetto a tamoxifene da solo. L’impiego del tamoxifene in pazienti sottoposti a terapia con anticoagulanti di tipo dicumarolico può aumentare significativamente l’attività anticoagulante; è consigliabile in questo caso uno stretto monitoraggio degli indici di coagulazione. E’ stato condotto uno studio non controllato con un gruppo eterogeno con 28 bambine di età compresa tra 2 e 10 anni, affette dalla sindrome di McCune Albrigth (MAS), trattate con 20 mg una volta al giorno per un periodo di tempo fino a 12 mesi. Si è inoltre osservato che tamoxifene è efficace anche nel trattamento della ginecomastia e della mastalgia comparse in pazienti in terapia con antiandrogeni.
Sono attivi quindi soltanto dopo la menopausa, quando le ovaie non secernono più estrogeni. L’exemestane appartiene alla famiglia degli inibitori dell’aromatasi, insieme al letrozolo e all’anastrozolo. Sono farmaci antiestrogeni che basano la loro azione sul blocco dell’enzima aromatasi che, a livello delle ghiandole surrenali, è responsabile della sintesi di estrogeni. Il Tamoxifene è controindicato nel corso gravidanza e durante una terapia che preveda l’assunzione di anticoagulanti. Una terapia con Tamoxifene può accentuare il rischio di coaguli di sangue nei polmoni, ictus o canco all’utero.
In conclusione, il tamoxifene è un farmaco utilizzato principalmente nella terapia del cancro al seno che può causare una serie di effetti collaterali come vampate di calore, perdita di capelli e aumento di peso. Tuttavia, i benefici nel trattamento del cancro superano i rischi associati all’assunzione del farmaco. È importante consultare sempre un medico prima di iniziare qualsiasi terapia con tamoxifene e monitorare da vicino eventuali effetti collaterali durante il trattamento. Gli effetti collaterali più comuni del tamoxifene includono vampate di calore, nausea, vomito, affaticamento e mal di testa. Alcune persone possono anche sperimentare cambiamenti del ciclo mestruale, perdita di libido, secchezza vaginale o prurito.
Sono stati segnalati alcuni casi di visione annebbiata, perdita di acuità visiva, disturbi visivi, tra cui rari casi di alterazioni corneali, cataratta (inclusa formazione di cataratta e operazioni chirurgiche per cataratta) e retinopatia. Sono stati riportati rash cutaneo (incluse rare segnalazioni di eritema multiforme, sindrome di Stevens- Johnson, vasculiti cutanee e pemfigoide bolloso) e comunemente reazioni di ipersensibilità, incluso angioedema. Negli studi di tossicità sul ciclo riproduttivo nel ratto, coniglio e scimmia, tamoxifene non ha mostrato potenziale teratogeno. Il tamoxifene non è indicato in donne sane e nelle condizioni di patologia mammaria benigna. Esploriamo l’interazione tra il tamoxifene e altri farmaci, quali non dovrebbero essere assunti per evitare rischi per la salute. Prenda la dose dimenticata non appena se ne ricorda, a meno che non sia quasi ora di assumere la dose successiva.